Sudore fatica e tanta birra, questo è il riassunto classico di un torneo… ma oggi bisogna aggiungere anche cuore grinta e volontà … volontà di fare un grande risultato di essere fieri di noi e di ringraziare il nostro capitano… primo in tutti i tempi della partita, compreso il terzo, dove come sempre siamo stati protagonisti… ma andiamo alla cronaca dell’ultima trasferta della stagione.

Dopo il biennale in Francia ci affacciamo a Torino… come buona regola Autunm, portare la squadra a Torino sembra semplice , ma non lo è… il nostro presidente, con la solita infinita pazienza e qualche vaffa qua e là, chiude i conti e alla fine si parte.
Si aggiungono alla comitiva Mariotti(ni) e Flavione, Autumn nel cuore, anche se giocano con il CUS Roma… fratelli di rugby e reduci della II campagna di Francia.
Il buon Furio cura la logistica in terra cisalpina e il venerdì 9 si parte… si parte? Neanche lo sbarco in Normandia ha avuto uno schieramento di forze così imponente… auto, treno aereo mare e terra … da Genova da Alessandria da Milano… arrivi sparsi da venerdì pomeriggio a Sabato mattina, ma la cosa importante alle 13,30 tutti in campo pronti all’impresa!!!
Si comincia nel campo uno con i Barberians di Alessandria… buona squadra, ma noi abbiamo un passo in più … portiamo avanti palla con attacchi sull’asse sia dalla mischia che dai tre quarti, nonostante gli avversari non superano il centro campo, non riusciamo a segnare; finisce 0-0… un po’ delusi, ci si propone di migliorare alla prossima, questa si poteva portare a casa.
La seconda partita ci aspetta la squadra di casa, gli Highlanders…alcuni  restano fuori per una serie di cambi, ma L ossatura della squadra mantiene il suo equilibrio.
Resto fuori e assisto ad una grande partita… ripartenza veloci sull’asse e tra apertura e primo centro, Simone un kamikaze glamour, nonostante la ferita da taglia da punti, mantiene integra la pettinatura ma sopratutto mantiene alta la voglia di portare avanti il pallone , con forza e saltando avversari come birilli. Bella azione sull’asse  con ripartenze  e parecchie fasi… apertura sui tre quarti, il condor di avventa sulla palla, e nonostante il maldestro tentativo di placcaggio al collo, schiaccia in meta. Il secondo tempo scorre allo stesso modo, manteniamo l’iniziativa, non riusciamo ad oltrepassare la metà e non rischiamo quasi nulla… unico brivido un calcio di rinvio da parte loro con la ns retroguardia scoperta … grandissimo recupero di franchino, che abbiamo rischiato di perdere per effetto del contemporaneo accorrete di Flavione che per un secondo aveva dato la sensazione di volersi tuffare sulla palla… e Franchino; per un eterno secondo abbiamo temuto lo splat e la successiva raccolta dei poveri resti… qualcuno aveva già preparato i raccoglitori A4 trasparenti al posto di urne funerarie … ma fortunatamente Flavione ha desistito e Franchino ha festeggiato la vita acquistando una splendida maglietta del torneo… dell’anno scorso.
Ma torniamo a noi, chiudiamo L incontro vittoriosi con i padroni di casa… grande soddisfazione, ma il meglio deve ancora venire!!!
Terza partita con i Falchetti di Seregno, squadra molto giovane… troppo, forse!!!
Affrontiamo l’ impegno con grande concentrazione… non vogliamo cedere di un passo ai giovani virgulti.
Il tema ( non quella di Dodi) è collaudato, attacchi profondi sull’asse con Tonino e Vittorio … apertura ai tre quarti e il Condor segna la sua seconda meta.
Passano pochi minuti e una grande azione sull’asse iniziata da Furio, Vittorio, Gianni, il Capitano e infine il tallonatore schiaccia in meta… finisce i primo tempo, ma la musica non cambia è ancora Vittorio va in meta da un raggruppamento sui 5 metri.
Da citare un vero e proprio furto con destrezza realizzato da Polj, al malcapitato avversario, che ancora gira per il campo alla ricerca del pallone!!!
Due vittorie, 4 mete fatte nessuna subita… c’è da esaltarsi, ma non è finita … attende l’ avversario più duro i Mercenari di Rivoli, squadra tosta imbottita di giocatori, qualcuno non ex e di giovani virgulti… li osservo mettere sotto le altre squadre con tecnica e fisici potenti… mi ricordano i livornesi… dovrà essere battaglia… e battaglia sarà!!!
Maurone e il capitano ci chiedono una grande prova… L’aggressività e la nostra arma vincente, contro tecnica e gioventù possiamo opporre solo il ns cuore indomito!!!
Inizia la partita e gli avversari ci confermano le loro credenziali… ma non molliamo di un millimetro… A placcaggi duri si risponde con placcaggi duri, ribaltiamo i pick and go… i ns tre quarti ringhiano addosso ai giovani virgulti che avanzano veloci in formazione.,.
A un metro dalla linea di meta, all’ennesimo pick ang go, il presidente prende l’ avversario entrato senza il nostro permesso in area di meta e lo riaccompagna fuori con la palla… finisce il primo tempo e riceviamo i complimenti dall’arbitro… si ricomincia e ci si accorge che i nostri avversari hanno giocato in 16… e non sono passati.
Il secondo tempo scorre all’insegna dei loro attacchi sempre più sterili… alcuni tentativi di maul organizzata falliscono grazia alla capacità di bloccare l’uscita del pallone o costringerli alla ruck… Polj per un millimetro non completa un intercetto, che sarebbe stato l’apoteosi… finisce qui una grande partita degli Autumn… 0 mete subite è un grandissimo risultato, ma il cuore e la grinta messi in campo sono commoventi… peccato per chi non c’era, oggi è stata scritta un altra pagina gloriosa della nostra storia.
Felici vincitori del nostro personale torneo iniziamo il terzo tempo ancora prima della doccia… tra canti e birra a fiumi, diamo sfogo alla ns felicità, senza dimenticare di invitare gli amici del Rivoli al ns torneo invernale.
Consumiamo un veloce terzo tempo, e ci precipitiamo. sotto il palco; ci alterniamo in tanti a saltare e ballare nonostante gli acciacchi … il capitano, Aigor perfino Furio e U98 ballano nel gruppo per celebrare un grande momento. La serata finisce con una sontuosa ajo e ojo… di peperoncino non ci sono tracce… ma alle 2 della notte è un pasto degno dei fasti luculliani… anche qui il capitano si scatena in una accennata sindrome di fansburgsert, mitigata dalla grande soddisfazione di aver condotto un grande gruppo.
C’è ancora poco da dire, se non continuare quella che sembra un autocebrazione retorica ma che in realtà è il maldestro tentativo di descrivere le emozioni di tre giorni trascorsi con la mia famiglia romana… vorrei ringraziarvi uno per uno per quello che siete e per quello che siamo, dire a ciascuno di voi, che vi voglio bene, persino a Dodi… ma siccome siamo Autumn vi dico annatevelapjandercu… Daje Dodi… entra cazzo!!!