LA PUNIZIONE ESEMPLARE
Torneo di Gubbio, non è andata tanto bene: due sconfitte giocando davvero male e una bella vittoria a chiudere.
Nonostante il solito casino Autumn al terzo tempo, si sale sul pullman del ritorno con un po’ di delusione nell’animo.
Ma la stanchezza e l’alcool lasciano comunque presagire tre ore di sonno pesante.
Nella mente di tutti però c’è il tarlo: come reagirà il coach a questa brutta prova? Cosa ci aspetta lunedì? Tremila pompate? Cento giri di campo? Sessione di placcaggi ai pali dell’illuminazione? Cazziatone epocale stereofonico?
Nessun Autumn pensava che di lì a breve avrebbe desiderato di affrontare tutte queste cose insieme, ma il coach ci riesce: sale sul pullman, si impossessa del microfono, alza il volume e parte con un karaoke personale di tre ore, con tanto di riproduzione vocale della musica (coinvolgendo per brevi tratti anche Santa Silvia) in cui riesce a stonare l’impossibile.
Si notano alcuni Autumn che tentano di gettarsi dal pullman in corsa, altri raccolgono firme per un movimento di protesta, altri cercano vanamente di dormire lo stesso, altri prenotano un posto d’onore all’inferno tirando giù tutti i santi della cristianità, in particolare tale San Tiziano.
E allora, la squadra fa un voto sacro: non giocheremo mai più così male.
O, al limite, le prossime volte noleggeremo un pullman senza microfono.