Autumn - Detto

Amici miei, il natale è una festa speciale per tutti… credenti e non… l’atmosfera che si respira è soffice e profumata come il cibo della ns infanzia … ma in questo clima la goliardia Autunm non può mancare e per questo motivo che vorrei raccontarvi di una cosa che mi è capitata…

Mi trovavo solingo in quel di Milano, in un angusto monolocale di periferia e sonnecchiavo davanti alla TV quando improvvisamente una figura familiare si materializza davanti a me… preso dai fumi del sonno mi stropiccio gli occhi e guardo meglio

“Vittorio… che ci fai tu qua? Come sei entrato… ma soprattutto che fai vestito tutto di nero con la maglia della felce?”

“A Diu piacennu, non sono Vittorio …sono il fantasma del Natale passato”

“Vitto… dai finiscila… che ci fai…” non finisco la frase che la figura si erge gridando

“NON SONO VITTORIO… TU…TU…TU…”

“Occupato…” dico io cercando di sdrammatizzare

“ Tu hai pulito gli scarpini quando sei entrato in casa?”

“Vitto, non ho gli scarpini…”

“NON SONO VITTORIO…” e mi guarda con occhi di brace che incutono timore

“Va be…” dico intimorito” non sarai Vittorio, ma c’hai ‘na fissa come lui…si li ho puliti gli scarpini” meglio accontentare sto pazzo furioso.

“ALLORA VIENI CON ME…”

“Ma dove andiamo Vit…”

“NON SONO VITTORIO…” ricominciando a gridare “Va bene… va bene… sig. Natale Passato…andiamo”

Improvvisamente mi trovo a girare come una trottola e da lontano riconosco alcuni luoghi “… ma quello…quello sono io … con i riccioli e la maglia piena di fango…avevo 17 anni… mi giro e vedo un ragazzino che guarda sotto le gonne delle signorine e un signore che chiama “Maaaax, dove sei?” il ragazzino alza la testa ed esclama “Sono qua papà…ora vengo” e inizia a ridere…

Mi giro e vedo un ragazzino che impettito esclama “…Vellem similis ludere pila ovalibus…” … Lo guardo… il prof 2.0… ma dove mi trovo?

La figura mi guarda con aria truce… cosa ti ricorda tutto questo? Dov’è finito quello spirito? Perché non hai pulito lo spogliatoio?

“Scusa A Vitt… no Signor Natale… ma che centra lo spogliato…” e improvvisamente mi ritrovo in quel divano…

“Ho sognato tutto…meno male…”  mi alzo e vado verso il frigo ripensando ai trascorsi onirici spesso incomprensibili … apro il frigo e… “AAAAAAhh…  e che cazzo? …Dodi che ci fai nel mio frigo…? Ma che c’avete stasera … esci da li, a momenti me facevi veni un colpo”

“IO NON SONO DODI”… “aaa eccone nantro… e chi sei?”

“SONO IL Fantasma del NATALE PRESENTE”… mi guardo attorno… mi state facendo uno scherzo… sono su kendit camera…

“Dodi… dai scendi dallo sgabello e dimmi che ci fai qua?”

“NON SONO DODI…” grida la figura con voce tonante e si erge nella sua altezza raggiungendo i bordi del tavolo… “Minchia… non devo mangiare pesante la sera… mi devo mettere a dieta”

“VIENI CON ME…” e in un frastuono tremendo un vortice mi avvolge e mi porta via… alla Cava… ma quelli siamo noi… anzi siete voi.. gli Autumn che vi allenate… c’è il Pres… Mimmo…Cucciolo… io che lancio le touch… no, no non sono io… le lancia Dodi, il Prof, Cucciolo… e io …io dove sono?

Sento il Coach “ma l’extracomunitario dov’è? Ancora a Milano… ormai ha lasciato la squadra…”

“No … no” grido io” non vi ho lasciato… sono a Milano per lavoro… i Bold sono amici, ma voi siete i miei fratelli…”

Una mano mi tocca sul ginocchio e mi dice “ NON POSSONO SENTIRTI… SOLO IO POSSO!!!”

“E allora diglielo tu…” grido disperato… ma la voce lentamente sparisce e mentre va via sussurra“ … e poi chi le lancia le Touch”. Lasciandomi un dubbio che dura un secondo e mi ritrovo di nuovo su quel divano…

Porca pagnotta… devo aver mangiato pesante… che c’hanno messo nella birra stasera… m dirigo verso il frigo, ma stavolta non lo apro… mi guardo intorno e prendo un bicchiere d’acqua dal rubinetto.

Mi sa che mi faccio una sigaretta e mi vado a coricare…esco in balcone prendo la sigaretta e… “ e tu che ci fai con il mio accendino?” lo guardo meglio” … ma tu sei Titti… ciao Coach che piacere vederti…”

“NON SONO TITTI…” grida con voce tonante… “ e aridanghete… ma Titti… sono Detto …sono andato a Milano ma…”

“NON SONO TITTI… sono Il Fantasma del Natale Futuro” grida con aria minacciosa… “…e tu devi venire con me…” e prendendomi per mano mi porta in un bel giardino… in una panchina ci sono tre vecchietti… “ …ma poi che fine ha fatto? Ero il suo badante… non dovevo lasciarlo da solo” e riconosco la voce… Aigor… il mio amico Aigor… “ non dovevamo lasciarlo andare… da solo in quella città… co a nebbia… chissà ‘ndove se addormito …” il Pres… amico mio come te sei invecchiato… poi una voce dietro di me …” la colpa è tua Aigor… UMBERTOOOOO LASCIA STARE L’INFERMIERA… non posso lasciarlo un attimo da solo…scusate  torno subito” … Poly…ora sei tu che devi badare a Umberto…

Guardo con tristezza quella immagini… i miei compagni … i miei amici… i miei fratelli… sono invecchiati … sono invecchiato anche io ma senza di loro.

La voce mi ridesta dai miei pensieri  “ Te rode er culo… e allora viette ad allenà, strunz…”

Mi ritrovo ancora sul divano… in  TV una canzone di Arbore… mancano due giorni a venerdì… Mi mancate ragazzi.